Libri Haroldo Conti

Autore: Haroldo Conti

Mascarò

Pubblicata nel 1975, quest’opera è diventata un romanzo di culto per il suo alto contenuto simbolico e ribelle e vinse il Premio Casa de las Americas (Cuba), il più ambito premio letterario ibero-latinoamericano. L’anno seguente Haroldo Conti fu sequestrato dalle milizie del dittatore Videla e di lui non si seppe più nulla.

 

Gabriel García Márquez, nella prefazione al libro, racconta le circostanze tragiche che hanno fatto di Haroldo Conti un desaparecido: «Contava allora cinquantun anni: aveva pubblicato sette bellissimi libri (…) Un commando di sei uomini armati arrivò in piena notte e lo portò via bendato coi piedi e le mani legati. Sarebbe scomparso per sempre».


Haroldo Conti narra una storia ambientata sulla costa del nord dell’Uruguay e nella regione argentina de La Rioja; una storia semplice, visionaria e apparentemente innocua, abitata da personaggi dal vago sapore felliniano, “felicemente vagabondi”. In realtà è un libro coraggioso, di un’attualità sorprendente, sulla libertà individuale, sulla diversità, sulla forza sovversiva dell’arte. La scrittura di Haroldo Conti procede a briglia sciolta, abbraccia le voci, il paesaggio, odori e colori: le frasi danzano come in un tango argentino. I suoi personaggi diventano immediatamente indispensabili, come se ci fosse sempre stato nel nostro immaginario un vuoto da colmare.


Mascarò



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